STATI GENERALI PER LA PROFESSIONE DI FISICO
Una Norma UNI per la qualificazione della professione
Venerdì 14 dicembre 2012 ore 9:00 – 14.00
(pubblicato il 10 dicembre 2012)
Per discutere, approfondire e integrare la proposta della Norma di qualificazione della professione abbiamo organizzato un Pubblico Incontro al quale sono stati invitati:
- Parlamentari relatori del Progetto di legge
- Presidente della Commissione UNI "Professioni non regolamentate
- Membri CUN Area 02
- Direttori Dipartimenti di Fisica
- Coordinatori Consiglio Corsi di Studio in Fisica
- Coordinatori Dottorato in Fisica
- Direttori Scuole Specializzazione Fisica Medica
- Presidenti Enti di Ricerca (INFN, INAF, INGV, CNISM)
- Direttori Sezioni INFN, Istituti CNR
- Presidenti Associazioni scientifiche e professionali (AGI, AIA, AIAr, AIC, AIF, AIFM, AIRP, ANPEQ, IAS, SAIt, SIEm, SIF, SIGRAV, SILS, SIOF, SIRR, SISFA, SISS)
Tutti gli interessati possono partecipare, nel limite di capienza dell’Aula e previa iscrizione. Per iscriversi inviare un mail a info@anfea.it entro martedì 11 dicembre con le seguenti indicazioni: Nome, Cognome, Istituzione, e-mail.
L’urgenza è dovuta alla necessità di dovere fornire al CNR l'elenco dei partecipanti con due giorni di anticipo rispetto alla data dell'Evento. L'accesso all'Aula Marconi sarà possibile dall'ingresso principale, P.le Aldo Moro 7, previa registrazione presso le guardie giurate.
Il documento preparato da ANFeA va considerato come una base di discussione con tutti i potenziali interessati.
La proposta si basa sull’esperienza fatta negli ultimi tre anni di gestione dell’Elenco dei Fisici professionisti di ANFeA, che prevede l’articolazione degli ambiti di attività in tre settori:
a) Fisica industriale, Fisica dei materiali e Tecniche dell’informazione;
b) Fisica della Terra, dell’Ambiente e del Territorio;
c) Fisica medica
riprendendo l’articolazione della professione proposta dalla SIF nel 2007 nel progetto di Ordine professionale.
Vale la pena ricapitolare le motivazioni che sono alla base della utilità di chiedere l’approvazione di una Norma tecnica UNI.
1. Come è noto, la maggioranza dei neolaureati in Fisica svolge la propria attività al di fuori del campo della ricerca (il 90% secondo una statistica di Alma Laurea), peraltro con piena soddisfazione (per l'85% a 5 anni dalla laurea secondo la stessa statistica).
C'è però l'esigenza di essere riconosciuti e apprezzati nel mondo del lavoro per quello che i fisici sanno fare e non solo per la buona preparazione generale, come avviene ora.
La difficoltà che spesso incontrano i fisici che si affacciano nel mondo del lavoro sta nel fatto che in effetti neanche loro conoscono bene che tipo di lavoro cercare e, ad esempio, quando in una agenzia per il lavoro viene loro quale tipo di lavoro cercano, si ritrovano a discutere del fatto che un fisico può fare qualsiasi cosa: lavorare a fianco di ingegneri per la progettazione, a fianco degli elettronici, degli informatici, può lavorare nei campi in cui si richiede elaborazione e analisi dati, come tecnico di laboratorio, e così via. Ciò è ovviamente penalizzante, anche perché tutto sommato neppure gli operatori delle agenzie per il lavoro conoscono le competenze di un fisico.
2. Sono attualmente disponibili le seguenti due definizioni di professione dei Fisici.
2a) La classificazione ISTAT “Professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazioneâ€, che riprende la classificazione ISCO (International Standard Classification of Occupations) dell’ILO (International Labour Organization), fornisce per la professione di Fisico la definizione:
“Le professioni comprese in questa unità conducono ricerche sui fenomeni fisici, individuano e applicano metodi di indagine, formulano teorie e leggi sulla base di osservazioni e di esperimenti, incrementano la conoscenza scientifica in materia, utilizzano tale conoscenza per la soluzione di problemi pratici e la trasferiscono nell’industria, nel settore della ricerca scientifica e della produzione di beni e serviziâ€
e riporta, come esempio di professione:
“Fisici (2.1.1.1.1): capo laboratorio fisico, fisico, fisico balistico, fisico consulente in missilistica, fisico esperto di acceleratori di particelle, fisico esperto tecniche del vuoto, fisico nucleareâ€
N.B La classificazione ISCO è peraltro più vicina alla realtà .
2111 Physicists and astronomers
Physicists and astronomers conduct research and improve or develop concepts, theories and operational methods concerning matter, space, time, energy, forces and fields and the interrelationship between these physical phenomena. They apply scientific knowledge relating to physics and astronomy in industrial, medical, military or other fields.
Tasks include
(a) conducting research and improving or developing concepts, theories, instrumentation, software and operational methods related to physics and astronomy;
(b) conducting experiments, tests and analyses on the structure and properties of matter in fields such as mechanics, thermodynamics, electronics, communications, power generation and distribution, aerodynamics, optics and lasers, remote sensing, medicine, sonics, magnetism, and nuclear physics;
(c) evaluating results of investigations and experiments and expressing conclusions, mainly using mathematical techniques and models;
(d) applying principles, techniques and processes to develop or improve industrial, medical, military and other practical applications of the principles and techniques of physics or astronomy;
(e) ensuring the safe and effective delivery of radiation (ionising and non-ionising) to patients to achieve a diagnostic or therapeutic result as prescribed by a medical practitioner;
(f) ensuring the accurate measurement and characterization of physical quantities used in medical applications;
(g) testing, commissioning and evaluating equipment used in applications such as imaging, medical treatment and dosimetry;
(h) advising and consulting with medical practitioners and other health care professionals in optimizing the balance between the beneficial and deleterious effects of radiation;
(i) observing, analysing and interpreting celestial phenomena and developing methods, numerical models and techniques to extend knowledge of fields such as navigation, satellite communication, space exploration, celestial bodies and cosmic radiation;
(j) developing, implementing and maintaining standards and protocols for the measurement of physical phenomena and for the use of nuclear technology in industrial and medical applications;
(k) preparing scientific papers and reports.
Examples of the occupations classified here:
- Astronomer
- Medical Physicist
- Nuclear Physicist
- Physicist
Notes. It should be noted that, while they are appropriately classified in this unit group with other physicists, medical physicists are considered to be an integral part of the health work force alongside those occupations classified in sub-major group 22, Health professionals and others classified in a number of other unit groups in major group 2, Professionals.
2b) La definizione della Professione di Fisico data dal MIUR ne “La Guida 2008 all’Istruzione Superiore e alle Professioniâ€
“I laureati svolgeranno attività professionali negli ambiti sia delle applicazioni tecnologiche a livello industriale, che di laboratorio, della fisica in generale e, in particolare, della radioprotezione, delle telecomunicazioni, dei controlli remoti di sistemi satellitari, e della partecipazione anche gestionale all’attività di centri di ricerca pubblici e privati, curando attività di modellizzazione e analisi e le relative implicazioni informatico-fisiche. Tra le attività si indicano in particolare: la promozione e sviluppo dell’innovazione scientifica e tecnologica, nonché la gestione e progettazione delle tecnologie in ambiti correlati con le discipline fisiche, nei settori dell’industria, dell’ambiente, della sanità , dei beni culturali e della pubblica amministrazione; la divulgazione ad alto livello della cultura scientifica con particolare riferimento agli aspetti teorici, sperimentali e applicativi della fisica classica e moderna. Appartengono al campo della fisica alcuni settori di attività emergenti quali, a titolo esemplificativo, il settore costituito dall’industria e dal terziario e dal settore commerciale scientifico con particolare riguardo alle attività ad alto grado di innovazione tecnologica. I fisici assumono ruoli di supporto scientifico alle attività industriali, mediche, sanitarie e concernenti l’ambiente, il risparmio energetico e i beni culturali, nonché alle attività rivolte alla diffusione della cultura scientifica.â€
3. La presenza di una norma UNI, indipendentemente dalla legge sulle professioni, dovrebbe contribuire a soddisfare le esigenze di cui sopra oltre a meglio orientare lo studente nel momento della scelta del corso di laurea, tenuto conto che le Università devono indicare nell'Offerta formativa quali sono gli sbocchi professionali del Corso di laurea.
4. Va notato infine che il problema della Norma UNI riguarda anche il restante 10% dei laureati impegnati in attività di ricerca, non solo perché la ricerca va considerata come attività professionale, ma anche per le attività di Trasferimento Tecnologico ad essa naturalmente collegate.
Istituito un servizio di Help Desk rivolto principalmente a studenti e neolaureati in Fisica
(pubblicato il 22 ottobre 2012)
L’attività professionale dei fisici è poco conosciuta e si ritiene erroneamente che essa sia confinata nel mondo universitario e della ricerca. Ciò può creare un divario fra le attese che si hanno durante gli studi e la realtà lavorativa. Secondo le statistiche di Alma Laurea. Peraltro circa il 70% dei fisici italiani lavora nell'industria privata o nella libera professione. la laurea in Fisica è tra quelle che offrono le maggiori opportunità d’impiego: circa l'80% dei laureati in Fisica trova un impiego fisso nel giro di un anno, e mediamente il fisico ha una soddisfazione professionale più elevata rispetto a laureati in altre discipline.
ANFeA ha inviato all’UNI la richiesta per l'emissione della Norma di qualificazione della professione di Fisico
(pubblicato il 22 ottobre 2012)
Tale documento va considerato pertanto come la base di partenza nella quale inserire tutte le integrazioni e i miglioramenti che permettano a UNI di giungere a una Norma ragionevole e condivisa.
La parte centrale della proposta (punto 5 del Documento) trae origine dalla definizione degli ambiti di attivitÃ
elaborata dal gruppo di lavoro della SIF nel 2006 ed è articolata in tre settori:
- Fisica industriale, Fisica dei materiali e Tecniche dell’informazione;
- Fisica della Terra, dell’Ambiente e del Territorio;
- Fisica medica
Una difficoltà che spesso incontrano i neolaureatii che si affacciano nel mondo del lavoro è che neanche loro conoscono bene che tipo di lavoro cercare. Ad esempio, quando in una agenzia per il lavoro viene loro richiesto che tipo di lavoro cercano, si ritrovano a discutere del fatto che un fisico può fare molte cose:
lavorare a fianco di ingegneri per la progettazione, a fianco degli elettronici e degli informatici per l’acquisizione, l’elaborazione e l’analisi dei dati, come tecnico di laboratorio, e così via. Ciò è chiaramente penalizzante, anche perché in realtà neppure gli operatori delle agenzie per il lavoro conoscono le effettive competenze di un fisico.
La presenza di una norma UNI contribuirebbe a meglio orientare lo studente nel momento della scelta del corso di laurea. Le Università devono indicare nell'Offerta formativa, con un dettaglio che porta fino alla classificazione ISTAT della professione, quali sono gli sbocchi professionali del Corso di laurea. Ciò non sempre avviene in manieraoperativa e precisa come è stato osservato dallo stesso CUN.
Va notato infine come Norma UNI riguardi anche il 10% dei laureati impegnati in attività di ricerca, non solo perché la ricerca va considerata come attività professionale, ma anche per le attività di Trasferimento Tecnologico a essa naturalmente collegate.
Firmato un accordo di collaborazione e assistenza tra ANFeA e CNA di Bolzano
(pubblicato il 22 ottobre 2012)
Nazionale Artigianato (CNA) di Bolzano per facilitare l'accesso alle competenze dei Fisici da
parte delle PMI che aderiscono al CNA. E' il secondo accordo con CNA dopo di quello con CNA
Bologna del novembre 2011.
Il contenuto dell'accordo riguarda:
A) Azioni Formative1. Seminari e/o convegni su temi di attualità (risparmio energetico, nucleare, problemi ambientali,
innovazione, trasferimento tecnologico) o concordati in base alle necessità delle imprese associate CNA (numero da definire).
2. Riserva per il CNA, con modalità da definire, di un’aliquota di iscrizioni a titolo gratuito a tutti i corsi organizzati da ANFeA per l’aggiornamento continuo dei propri soci.
3. Disponibilità a segnalare professionisti di alto valore tecnico-scientifico per convegni e/o studi promossi da CNA.
B) Azioni di Assistenza Tecnica1. Fornire periodicamente a CNA l’elenco dei fisici professionisti suddiviso per ambiti operativi, in modo da rendere possibili richieste dirette.
2. Fornire a CNA indicazioni di nominativi di professionisti esperti per problemi particolari
3. Fornire consulenza per l’affidamento diretto da parte di CNA di incarico professionale
I referenti per l’attuazione della convenzione sono:
Per CNA - Bolzano:
Per ANFeA – Trentino – Alto Adige: Lorenzo Righetti, Delegato regionale
Per leggere il testo dell’accordo.
Approvata in prima lettura la Legge per le professioni intellettuali non organizzate in Ordini o Collegi
(pubblicato il 13 giugno 2012)
Con il meccanismo (europeo) prescelto dal legislatore, il punto focale della legge è l'auto-regolamentazione volontaria. I requisiti, le competenze, le modalità di esercizio delle attività professionali e le modalità di comunicazione verso l'utente sono definite da una normativa tecnica UNI.
A questo punto è evidente che il futuro della Professione di Fisico è strettamente legato all’adeguatezza della prevista Norma tecnica UNI, cui si farà riferimento nella certificazione di conformità .
Le associazioni professionali e le loro forme aggregative possono collaborare alla elaborazione della norma UNI di interesse partecipando ai lavori degli specifici organi tecnici oppure inviando all’ente di normazione i propri contributi nella fase dell’inchiesta pubblica.
ANFeA, quale associazione di riferimento dei Fisici professionisti in tutti i settori, è impegnata a definire la Norma tecnica UNI per la professione di Fisico. L'augurio è di riuscire a coinvolgere nel dibattito, tutti i fisici che hanno a cuore questo problema, sia come singoli sia attraverso le associazioni scientifiche e professionali alle quali aderiscono.
Il testo della legge (http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/00658074.pdf) può essere riassunto come segue.
I professionisti possono costituire associazioni professionali, con il fine di valorizzare le competenze degli associati, diffondere tra essi il rispetto di regole deontologiche, favorendo la scelta e la tutela degli utenti nel rispetto delle regole sulla concorrenza. Tali associazioni hanno natura privatistica, sono fondate su base volontaria, senza alcun vincolo di rappresentanza esclusiva. Esse promuovono la formazione permanente dei propri iscritti, adottano un codice di condotta, vigilano sulla condotta professionale degli associati, definiscono le sanzioni disciplinari da irrogare agli associati per le violazioni del medesimo codice e promuovono forme di garanzia a tutela dell'utente, tra cui l'attivazione di uno sportello di riferimento per il cittadino consumatore.
L’elenco delle associazioni professionali, e delle loro forme aggregative, che dichiarano di essere in possesso dei requisiti previsti e di rispettare per quanto applicabili le prescrizioni della presente legge, è pubblicato dal Ministero dello sviluppo economico sul proprio sito internet, unitamente agli elementi concernenti le notizie comunicate dalle Associazioni.
Le associazioni possono costituire forme aggregative, che rappresentano le associazioni aderenti e agiscono in piena indipendenza ed imparzialità . Le forme aggregative hanno funzioni di promozione e qualificazione delle attività professionali che rappresentano, nonché di divulgazione delle informazioni e delle conoscenze ad esse connesse e di rappresentanza delle istanze comuni nelle sedi politiche e istituzionali.
Le associazioni professionali possono rilasciare ai propri iscritti delle attestazioni su molteplici aspetti (regolare iscrizione del professionista, requisiti e standard qualitativi, possesso della polizza assicurativa, ...) previe le necessarie verifiche, al fine di tutelare i consumatori e di garantire la trasparenza del mercato dei servizi professionali. Tali attestazioni non rappresentano tuttavia requisito necessario per l'esercizio dell'attività professionale.
Le medesime associazioni possono promuovere la costituzione di organismi di certificazione della conformità , accreditati dall’organismo unico nazionale di accreditamento, che possono rilasciare il certificato di conformità alla normativa tecnica UNI definita per la singola professione.
Una norma UNI per definire le attività professionali dei Fisici
(pubblicato il 13 giugno 2012)
Le associazioni professionali e le loro forme aggregative possono collaborare alla elaborazione della norma UNI di interesse partecipando ai lavori degli specifici organi tecnici oppure inviando all’ente di normazione i propri contributi nella fase dell’inchiesta pubblica.
Art. 6. (Auto-regolamentazione volontaria).
1. La presente legge promuove l'auto-regolamentazione volontaria e la qualificazione dell'attività dei soggetti che esercitano le professioni di cui all'articolo 1, anche indipendentemente dall'adesione degli stessi ad una delle associazioni di cui all'articolo 2.
2. La qualificazione della prestazione professionale si basa sulla conformità della medesima a norme tecniche UNI ISO, UNI EN ISO, UNI EN e UNI, di seguito denominate «normativa tecnica UNI», di cui alla direttiva 98/34/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 giugno 1998 e sulla base delle Linee Guida CEN 14 del 2010.
3. I requisiti, le competenze, le modalità di esercizio dell'attività e le modalità di comunicazione verso l'utente individuate dalla normativa tecnica UNI costituiscono principi e criteri generali che disciplinano l'esercizio auto-regolamentato della singola attività professionale e ne assicurano la qualificazione.
4. Il Ministero dello sviluppo economico promuove l'informazione ai professionisti e agli utenti riguardo l'avvenuta adozione, da parte dei competenti organismi, di una norma tecnica UNI relativa alle attività professionali di cui all'articolo 1.
Cosa è una norma UNI
Secondo la Direttiva Europea 98/34/CE del 22 giugno 1998: “norma†è la specifica tecnica approvata da un organismo riconosciuto a svolgere attività normativa per applicazione ripetuta o continua, la cui osservanza non sia obbligatoria e che appartenga ad una delle seguenti categorie:
- norma internazionale (ISO)
- norma europea (EN)
- norma nazionale (UNI).
Come nasce una norma UNI
L'iter che porta alla nascita di una norma si articola nelle fasi:
- Messa allo studio: prende il suo avvio in seguito alla richiesta – proveniente dal mercato, dalle istituzioni, dai consumatori o dagli stessi organi tecnici UNI – di avviare un nuovo lavoro normativo poiché vi è l’esigenza di un riferimento ufficiale che offra agli operatori una regolamentazione certa e condivisa. Gli organi preposti dell'ente di normazione elaborano uno studio di fattibilità e se il risultato è positivo si procede all’assegnazione dei lavori all’organo tecnico competente, eventualmente anche creandone uno del tutto nuovo.
- Stesura del progetto: di norma avviene nell'ambito dell'organo tecnico competente sull'argomento, strutturato in gruppi di lavoro costituiti da esperti che rappresentano le parti economiche e sociali interessate (produttori, utilizzatori, commercianti, centri di ricerca, consumatori, pubblica amministrazione...). L'ente di normazione svolge una funzione di coordinamento dei lavori, mettendo a disposizione la propria struttura organizzativa e garantendo che vengano rispettate le regole della normazione (consensualità , democraticità e trasparenza) svolgendo un ruolo super partes, mentre i contenuti delle norme vengono definiti dagli esperti esterni.
- Inchiesta pubblica: il progetto di norma approvato dalla commissione tecnica competente viene reso disponibile al mercato al fine di raccogliere commenti ed ottenere il più ampio consenso.
- Approvazione e pubblicazione: La versione del progetto, confermata dall’inchiesta pubblica o integrata con le osservazioni raccolte e valutate positivamente, viene sottoposta ad approvazione secondo quanto previsto dalle procedure (approvazione della Commissione Centrale Tecnica). La pubblicazione e l’inserimento a catalogo (con la conseguente entrata in vigore e disponibilità ) avviene in seguito alla ratifica da parte del Presidente.
Lo schema si basa sui principi sanciti dall’European Qualification Framework (EQF), il quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente.
ANFeA, quale associazione di riferimento dei Fisici professionisti in tutti i settori, è impegnata a definire la Norma tecnica UNI per la professione di Fisico. L'augurio è di riuscire a coinvolgere nel dibattito, tutti i fisici che hanno a cuore questo problema, sia come singoli sia attraverso le associazioni scientifiche e professionali alle quali aderiscono.
Elenco dei Fisici Professionisti
Bandita la 1a sessione 2012 per l’iscrizione
(pubblicato il 13 giugno 2012)
L’iscrizione nell’Elenco professionale è riservata ai Soci ANFeA. Per aderire all’Associazione andare qui.
La domanda di iscrizione va inviata per mail entro il 31 luglio 2012, come da modulo scaricabile dal sito e per posta ordinaria, anche successivamente. Essa deve essere corredata da:
- autocertificazione del possesso dei requisiti
- autocertificazione delle esperienze di formazione e aggiornamento svolte;
- fotocopia firmata di Documento di identitÃ
- C. V.
- Rapporto Professionale
I candidati devono scegliere due Soci che sostengano la loro domanda. I soci sostenitori ricevono da ANFeA la richiesta di valutare il livello di padronanza che il candidato ha acquisito nelle diverse attività descritte e di indicare esplicitamente se sostengono o meno la domanda di accreditamento.
Regolamentazione delle Professioni non ordinistiche
(pubblicato il 29 marzo 2012)
Il testo approvato dalla X Commissione, insieme con il parere delle Commissioni consultive e l’OdG approvato dalla Camera e fatto proprio dal nuovo Governo in data 16 dicembre 2011 sono consultabili
qui.
C’è un elemento di novità - da valutare positivamente - rispetto al testo unificato del 20 luglio 2011: non è più previsto che le Associazioni rappresentative delle diverse professioni e abilitate a certificare le competenze dei soci professionisti, siano iscritte in un apposito Elenco presso il Ministero. La legge in approvazione si fonda sul “principio europeo†dell’auto-regolamentazione volontaria dei soggetti che esercitano le professioni e della qualificazione della prestazione professionale in base alla conformità a una «normativa tecnica UNI», di cui alla direttiva 98/34/CE del Parlamento europeo.
La procedura ipotizzata è la seguente:
- i requisiti, le competenze, le modalità di esercizio della professione sono individuate da una apposita normativa tecnica UNI, che definisce i principi e i criteri generali che disciplinano l'esercizio della singola attività professionale e ne assicurano la qualificazione;
- il Ministero dello Sviluppo Economico promuove l'informazione sull'avvenuta adozione, da parte dei competenti organismi, della normativa tecnica UNI relativa alle attività professionali in questione;
- le associazioni professionali e loro eventuali forme aggregative collaborano all'elaborazione della normativa tecnica UNI, attraverso la partecipazione ai lavori degli specifici organi tecnici o inviando all'Ente di normazione i propri contributi;
- le associazioni possono promuovere la costituzione di organismi di certificazione della conformità per i settori di competenza, nel rispetto dei requisiti di indipendenza, imparzialità e professionalità previsti per tali organismi dalla normativa vigente e garantiti dall'accreditamento dall'organismo unico nazionale ACCREDIA.
Nominati i delegati regionali ANFeA
(pubblicato il 29 marzo 2012)
Il DR è autorizzato ad agire a nome di ANFeA nelle questioni di interesse regionale e a coordinare tutte le iniziativa che i soci della regione intendono assumere. Questa fase iniziale sarà anche utile per meglio individuare e specificare gli ambiti di autonomia e di collegamento tra i livelli regionali e nazionale dell’Associazione. I collegamenti tra delegati regionali e Consiglio Direttivo sono affidati a Giovanni Gavelli, Consigliere per gli Affari Regionali.
Il Gruppo Regionale di Riferimento (GRR) ha funzioni di collaborazione con il delegato per le iniziative regionali, in attesa della costituzione del Consiglio Direttivi regionale e dell’Assemblea regionale. La composizione del Gruppo è numericamente aperta e può essere modificata su richiesta dei soci della regione con decisione del DR.
In particolare nei prossimi mesi le problematiche da affrontare a livello locale sono:
1. Interagire con la Regione e gli altri Enti locali e del mondo del lavoro (Confindustria, PMI, CNA. etc.) per l’accreditamento dei laureati in fisica quali certificatori, operatori di trasferimento tecnologico; organizzazione di corsi, consulenze, convegni in base alle necessità delle aziende, etc.
2. Interagire con le Università per la formazione professionale, master professionalizzanti, Scuola di specializzazione in Fisica medica, etc.
3. Svolgere le azioni idonee ad accrescere la visibilità dei fisici (e di ANFeA) in modo da rendere evidente che le nostre competenze non riguardano solo la ricerca e l’insegnamento e fare opera di proselitismo.
4. Stabilire i contatti tra i soci della regione per giungere alla costituzione del Gruppo regionale e all’elezione del Coordinatore regionale.â€
Si è ritenuto inoltre molto utile la presenza nel Gruppo Regionale di Riferimento di almeno un socio universitario che possa svolgere la funzione di collegamento con studenti e docenti delle Università della regione per quanto riguarda le problematiche di formazione professionale e di visibilità .
I Delegati e i Gruppi di riferimento regionali hanno cominciato a operare e sono in via di sviluppo le seguenti iniziative.
Campania
- Dando seguito ad un primo incontro avvenuto il 24/01/2012 presso la sede Confindustria Campania di Piazza De Martiri, in una seonda riunione il 9 febbraio sono state illustrato le principali finalità di ANFeA e manifestata la volontà di stipulare un eventuale accordo di collaborazione tra ANFeA e Confindustria portando come esempio la convenzione ANFeA – CNA Bologna già esistente. Confindustria ha confermato grande interesse nei riguardi di ANFeA, accettando la stipula della convenzione cha si sta approntando.
- E’ stata presentata istanza di accreditamento di ANFeA quale referente ufficialmente riconosciuto per i professionisti laureati in Fisica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere
- Incontro con CNA Nazionale (15 febbraio 2012). Presentazione dell’associazione e delle motivazioni che ci hanno spinto a cercare un contatto con CNA Nazionale a seguito dei primi accordi conclusi e in corso con le varie realtà locali. I referenti del Dipartimento Competitività Ambiente hanno detto che pur ritenendo molto valide le nostre iniziative a livello locale, a livello nazionale è molto difficile per loro portare avanti contratti quadro o definire accordi che poi possa calarsi capillarmente su regioni e province; loro definiscono politiche di alto livello, come queste vengono declinate è compito degli organi locali. Hanno accennano anche loro al progetto CNA professioni e lasciando mo intendere la possibilità di un'adesione di ANFeA .
- Incontro presso la sede di CNA Lombardia con il responsabile professioni per condividere la possibilità di estendere alla Lombardia l’accordo CNA Bologna – ANFeA. CNA Lombardia ha espresso il suo apprezzamento per l’iniziativa e si è impegnato a presentare la proposta di convenzione al presidente e al segretario di CNA Lombardia. Si è detto fiducioso sul positivo accoglimento e ha ventilato una possibile estensione a CNA nazionale
- Da parte di CNA Lombardia sono state illustrate due iniziative, di interesse per ANFeA:
Iniziativa CNA Professioni, che mira a costruire un soggetto di rappresentanza per le professioni non regolamentate, e il Tavolo UNI per la standardizzazione delle professioni non regolamentate per la definizione degli standard di riferimento. Si tratta di un tavolo di interesse anche per i Fisici dal momento che la proposta di legge in discussione prevede la certificazione dei professionisti secondo tali norme.
- Organizzazione di Convegno regionale in Puglia nel prossimo autunno e di una tavola rotonda su "La politica energetica italiana nel dopoguerra" con la partecipazione di esperti ed imprenditori del settore, personalità politiche, e studiosi di storia contemporanea.
- Proposta di una rivista periodica on-line.
- Sono in corso i contatti per una convenzione CNA – ANFeA. Nel frattempo, dal 24 febbraio 2012, ANFeA è stata inserita nell’Albo fornitori di CEii Trentino
Regione | Delegato | Indirizzo e-mail |
CAMPANIA | Salvatore Grasso | anfea.campania@anfea.it |
EMILIA ROMAGNA | Valeria Clementi | anfea.emiliaromagna@anfea.it |
LAZIO | Margherita Chiappini | anfea.lazio@anfea.it |
LOMBARDIA | Luca Salis | anfea.lombardia@anfea.it |
PIEMONTE | Silvia Viscomi | anfea.piemonte@anfea.it |
PUGLIA | Sergio D’Amico | anfea.puglia@anfea.it |
SICILIA | Salvatore Cavallo | anfea.sicilia@anfea.it |
TRENTINO ALTO ADIGE | Lorenzo Righetti | anfea.trentinoaa@anfea.it |
Elenco dei Fisici Professionisti
Pubblicato l’estratto pubblico aggiornato al 10 gennaio 2012
(pubblicato il 29 marzo 2012)
Sezione A – Fisico Professionista
- settore: Fisica industriale, dei materiali e tecnologie dell'informazione – Iscritti n. 77
- settore: Fisica della Terra, dell’ambiente e del territorio – Iscritti n. 45
- settore: Fisica Medica – Iscritti n. 11
L'estratto pubblico aggiornato è consultabile qui.